Al Rutelli pochi giorni fa è stato inaugurato il progetto Futuro Verde, il primo laboratorio di ortoterapia per i ragazzi speciali. Come tutti sanno questi nostri ragazzi fanno riferimento al gruppo di lavoro diretto magistralmente dalla prof.ssa Lucia Signor.
Futuro Verde e Ortoterapia
L’ortoterapia, in via complementare alle tante attività che sono svolte all’interno del gruppo di lavoro, consiste in attività di giardinaggio e cura delle piante. Questa attività si svolge con l’affiancamento/assistenza di operatori esperti ed ha la finalità di ottenere risultati riabilitativo-terapeutici per le persone con problemi di disagi/disabilità. Grazie all’intervento progettuale del prof. Salvo Bravatà, è stata realizzata al Rutelli una serra dotata di tutte le attrezzature e spazi per fare ortoterapia.
Nella pratica i partecipanti manipolano la terra, piantano semi, annaffiano, curano e coltivano prodotti che successivamente possono consumare o scambiare. La finalità è anche educativa, in quanto i ragazzi apprendono l’origine, la provenienza e caratteristiche delle piante e dei prodotti. Così facendo essi imparano e crescono attraverso il contatto diretto con “l’elemento naturale” e il dialogo con gli altri portatori di “culture” diverse.
Futuro Verde e la ricerca in merito
Questo progetto, si ricollega a un’indagine condotta da GfK (Growth for knowledge, società di ricerche sociali e indagini di mercato) fatta in 17 Paesi. Lo studio mette in evidenza che una persona su tre si dedica settimanalmente al giardinaggio. Il 41 per cento delle famiglie con bambini tra i 6 e i 12 anni adotta infatti il giardinaggio come attività educativa e ricreativa. Questo rappresenta per il Rutelli un ulteriore passo avanti in merito alla didattica rivolta ai nostri ragazzi speciali. All’inaugurazione della serra tutto lo staff dirigenziale e del gruppo speciale della prof.ssa Signor erano presenti.
Diamo la parola alla Prof.ssa Lucia Signor
Il progetto di Ortoterapia “Futuro verde” è ideato in forma laboratoriale per consentire un momento di Inclusione collettiva. Il laboratorio intende promuovere la collaborazione e l’interazione sociale fra pari ed è strutturato in modo da valorizzare la diversità di ciascuno nel processo di conoscenza e rispetto per l’ambiente, filtrata attraverso la responsabilità sociale collettiva. L’ ortoterapia è infatti funzionale in termini riabilitativi sia nel disagio che nella disabilità.
La nostra magnifica serra, trova dunque il suo nascere, attraverso la messa in opera di tutte le fasi che precedono la strutturazione di un ambiente: dalla progettazione dettagliata, allo studio del terreno nonché alla realizzazione nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e sebbene il Covid abbia provato a fermarci, il tenace Team del Rutelli ha avuto la meglio. I Docenti, gli Assistenti all’autonomia ed i nostri splendidi Alunni, sotto la guida dell’ insostituibile ed inarrestabile prof Salvo Bravata’ sono riusciti persino a dar vita alle prime colture biologiche. Ancora una volta grati alla Dirigente sempre al nostro fianco e nel caso specifico con noi anche dentro la serra.
Prof. Lucia Signor
I benefici derivanti dal progetto
I dati scientifici finora raccolti dalla psicologia ambientale riguardo la relazione tra salute e natura, permettono di affermare l’intima connessione tra queste due dimensioni. Questi risultati inoltre lasciano intendere che la presenza di scenari naturali nel processo di iterazione accresce il benessere fisico e psicologico dell’uomo. In tali ricerche il termine “natura” indica una categoria ampia di ambienti naturali e loro caratteristiche, come gli alberi, gli animali e i paesaggi. Ma non solo, le rappresentazioni fotografiche, film e video, su aspetti naturalistici manifestano lo stesso effetto, data l’importanza dell’esperienza visiva.
Prendersi cura delle piante ha degli effetti benefici sulla mente e sul fisico. Vari studi ed esperienze testimoniano infatti un miglioramento dello stato di salute delle persone coinvolte, attraverso le attività nel verde, la coltivazione di piante e ortaggi, la cura delle piante da interno, tutte attività basate sulla stimolazione dei sensi e l’esercizio fisico. Da tempo è altresì dimostrata la tendenza a preferire ambienti naturali a quelli costruiti – in quanto fonte percepita di benessere personale e collettivo (Laumann et al., 2003), indipendentemente dall’età e dalla cultura di provenienza delle persone.
Conclusioni
Concludiamo facendo i complimenti alla prof.ssa Signor e a tutto il suo staff per questa lodevole iniziativa che arricchisce l’offerta didattica della scuola rivolta a questi ragazzi. Pertanto invitiamo la cittadinanza a prendere parte a questa splendida iniziativa sapendo che al Rutelli c’è questa offerta formativa rivolta ai ragazzi speciali che sarà sicuramente implementata negli anni avvenire.
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