Con l’ultima mobilità a Palermo, dal 28 al 31 marzo 2023, si è concluso il progetto Erasmus+ “Pl@ntNET- monitoring biodiversity of plants”. La tematica affrontata ha consentito al gruppo di studenti coinvolti di conoscere, analizzare e riflettere sulla specificità ambientale dei paesi partners.
L’ecosistema alla base del progetto
La straordinaria varietà di ecosistemi è stata alla base del progetto. L’ecosistema non è solo importante di per sé, ma fornisce alla nostra società un’ampia gamma di servizi da cui dipendiamo. Pl@ntNET ha insistito su questo rapporto di dipendenza e di necessità che lega l’uomo al suo habitat.
Il cibo, l’acqua, i processi ambientali di riproduzione come l’impollinazione, la protezione dei territori dagli eventi climatici oggi sempre più estremi e la fragilità del loro equilibrio, sono stati argomenti trattati tutti nel progetto.
La biodiversità già in pericolo da tempo è adesso in crisi ed è dunque importante creare consapevolezza nei giovani e fare leva sul loro desiderio di cambiamento per trovare e operare soluzioni.
Il ruolo dei docenti e degli studenti in Pl@ntNET
I problemi sulla biodiversità ha mosso docenti e alunni del Rutelli a prendere parte attiva al progetto anche nei mesi più complessi della Pandemia, in cui è stato notevole l’impegno e la voglia di conoscere lavorando da casa.
Il gruppo di 20 studenti di Pl@ntNET provenienti dall’indirizzo CAT e Turismo del Rutelli, è stato eterogeneo per anni di frequenza. Tutti hanno saputo dare il loro contributo intervenendo nelle conferenze online e in presenza, elaborando presentazioni multimediali, facendo ricerche ed approfondimenti che hanno via via messo a fuoco tematiche diventate presto note e di rilievo.
Tra le tante tematiche affrontate, la conoscenza esperita del proprio territorio, le piante endemiche e quelle invasive, gli ecosistemi a rischio come le “wetlands“, gli ambienti naturali e le minacce antropiche.
Il progetto si è avvalso di metodi di pedagogia esplorativa basati su eventi virtuali e attività pratiche di ricerca ed è culminato in cinque intense ed affascinanti mobilità all’estero: prima a Malacky (Slovacchia), poi con partecipazione da remoto, a Sofia (Bulgaria), in seguito a Creta (Grecia), Terceira-Azzorre (Portogallo) ed infine a Lanzarote-Canarie (Spagna).
Per concludere
Nei prossimi articoli lasceremo agli alunni la parola per raccontare le esperienze vissute e quanto ciò abbia contribuito alla loro crescita culturale e umana. Ai docenti che hanno collaborato alle mobilità e oltre va il nostro grazie: Salvatore Venturella, Chantal Pollari Ballotta, Loredana Di Giorgi, Marco La Mattina e alla coordinatrice Roberta Magno.
Al DS dell’Istituto, Giovanna Ferrari, e al suo staff va il plauso per la lungimiranza e l’entusiasmo nel supportare e consentire l’intreccio delle attività durante questi due anni scolastici. Grazie ai nostri studenti sempre all’altezza delle attività proposte.
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